La supply chain sta attraversando un periodo di grandi cambiamenti, tecnologici ma non solo. Gli ultimi anni, infatti, hanno dimostrato come quelle che si potevano considerare certezze, nei prezzi e nella disponibilità delle forniture, siano in realtà molto più volatili di quanto immaginavamo. Serve ripensarla, renderla più agile, più reattiva e sicura, per abilitare un approccio più moderno alla produzione.

L’adozione di sensori, dell’Internet of Things Industriale (IIoT) e di attività di controllo come il Real Time Monitoring (RTM) sta contribuendo a questa trasformazione. A partire dalle tecnologie abilitanti come la sensoristica di nuova generazione, fino a nuove tecniche di supply chain management, la trasformazione digitale è un importantissimo aiuto e supporto al cambiamento in atto.

IIoT: alla base della new smart supply chain

Come abbiamo accennato, i sensori sono alla base di questa spinta innovativa. Per poter effettuare qualsiasi tipo di analisi, dal semplice real time monitoring fino alle analisi predittive di scenario, è necessario raccogliere dati critici lungo l’intera supply chain, compresi macchinari e impianti di produzione.

I sensori possono monitorare vari parametri, per esempio temperatura, umidità, posizione, vibrazioni e livello di carica delle batterie.

real time monitoring

Per esempio, i sensori di temperatura sono essenziali nella gestione delle ricette nel settore farmaceutico e alimentare, dove è necessario mantenere condizioni specifiche per garantire la qualità dei prodotti o, in alcuni casi, la riuscita stessa della preparazione.

Qui torna il tema del monitoraggio. Pur non trattandosi di un utilizzo per così dire evoluto dei dati, almeno a una prima superficiale analisi, si tratta di un utilizzo vitale per il business. Non dimentichiamo tuttavia che una supply chain connessa può usare queste informazioni anche secondo modalità più smart.
Rimanendo all’esempio delle temperature, è possibile controllare attraverso i dati storici quando si sono verificate anomalie e, attraverso strumenti di analisi multidimensionale, verificare se è possibile ricondurle a qualche causa specifica, come le ore di attività del macchinario, le materie prime utilizzate o condizioni ambientali esterne.

I sensori IIoT possono essere integrati in vari punti della supply chain: impianti di produzione, magazzini, trasporti e così via. Lo scopo dovrebbe essere quello di diffonderli capillarmente, per ottenere una visibilità completa ed end-to-end capace di fornire dati in tempo reale, sia per le verifiche contingenti, sia per abilitare analisi evolute e un supporto decisionale.
A testimonianza del valore che questi dati hanno, sono sempre più le aziende che si stanno attrezzando per raccoglierli, come testimonia la crescita del mercato dell’IoT industriale¹ dagli 865 miliardi di dollari del 2024 ai 3.353 del 2030.

IIoT: un investimento a valore

Anche se oggi la distanza fra i due mondi va riducendosi sempre più, in realtà l’IIoT andrebbe considerato un’evoluzione della sensoristica in senso stretto, che ne amplifica le capacità consentendo la comunicazione e l’analisi dei dati raccolti. Attraverso le reti di dispositivi interconnessi così ottenute, l’IIoT permette la raccolta, la trasmissione e l’elaborazione di grandi volumi di dati, che possono essere analizzati utilizzando algoritmi di machine learning e intelligenza artificiale per identificare pattern, prevedere anomalie e ottimizzare i processi operativi.

Abbiamo già visto un breve esempio con le temperature, ma le applicazioni sono numerose: ad esempio, una smart supply chain può usare i dati dei sensori per monitorare in tempo reale lo stato delle merci durante il trasporto. Se si rileva una deviazione dalla temperatura prevista, gli operatori possono ricevere un avviso e adoperarsi per risolvere il problema entro i tempi di tolleranza. In questo modo si possono evitare perdite, anche economiche, e costruire un sistema più sicuro ed efficace.

I vantaggi del Real Time Monitoring nella gestione della Supply Chain

I sensori IoT, insomma, stanno cambiando radicalmente la supply chain. Ma come si concretizzano questi vantaggi? Ecco alcuni esempi dei più significativi.

Visibilità e trasparenza: i dati in tempo reale sono vitali per controllare costantemente lo stato della supply chain. La visibilità così ottenuta migliora la tracciabilità dei prodotti, facilita la gestione degli inventari e riduce i rischi di smarrimenti o danni.

Reattività e flessibilità: la capacità di monitorare costantemente le condizioni e le prestazioni della supply chain e di mettere questi dati a matrice con condizioni esterne consente alle aziende di rispondere rapidamente a eventuali problemi, variazioni della domanda o altre contingenze. Questo si traduce in una maggiore flessibilità operativa e in una riduzione dei tempi di inattività.

Ottimizzazione dei processi: l’analisi dei dati raccolti dai sensori può aiutare a identificare inefficienze e processi perfettibili. Per esempio, il monitoraggio delle condizioni operative delle macchine può prevenire guasti imprevisti attraverso la manutenzione predittiva, aumentando la produttività e riducendo i costi operativi.

Gestione dei rischi: la raccolta di dati in tempo reale permette di identificare e mitigare rapidamente i rischi. Per esempio, i sensori possono rilevare condizioni pericolose o anomale, come perdite, eccessive vibrazioni, o variazioni eccessive nei dati di campo e attivare sistemi di sicurezza per prevenire incidenti.

Dai sensori alla trasformazione digitale: così si evolve la supply chain

La trasformazione della supply chain attraverso l’uso di sensori e IIoT è una delle evoluzioni più interessanti nel campo della logistica, della produzione e della movimentazione delle merci. Pur partendo da un assunto semplice e immediato, infatti, permette di ottenere in proiezione dati storici, informazioni e strumenti necessari per un’importante evoluzione aziendale. Le aziende che adottano queste tecnologie possono beneficiare di visibilità, reattività e una significativa ottimizzazione dei processi. Il real time monitoring, insomma, non è solo una scelta strategica, ma un’opportunità per aprire a soluzioni più evolute in futuro.

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¹: Fonte Statista.com