La gestione della filiera produttiva è cambiata negli anni, in particolare nell’ultimo decennio, con un rapido passaggio dall’informatizzazione tradizionale a un modello sempre più orientato al Cloud.
Tuttavia, le tecnologie in Cloud necessitano di un’implementazione corretta, con strumenti adeguati. L’Edge Computing nasce come risposta a problematiche legate alla latenza e alla disponibilità dei servizi, evolvendosi rapidamente in una nuova modalità per la gestione delle operazioni di campo.
Edge computing: perché è un valido supporto alla supply chain
Abbiamo accennato al fatto che negli anni passati il tasso di adozione del Cloud nelle realtà produttive italiane sia aumentato in modo considerevole. Tuttavia, non sempre il move to cloud è stato affrontato con la giusta maturità e con il livello di analisi adeguato. In Italia pesa, in particolare, la precaria situazione dell’infrastruttura Internet che, agli ultimi rilevamenti ufficiali¹ vede solo il 20% del territorio coperto ad almeno 100 Mbps.
Una situazione che non facilita una strategia 100% cloud based, in particolare per le aziende manifatturiere che in molti casi si trovano in contesti territoriali decentrati. Ricordiamo, infatti, che nel mondo OT, legato alle operazioni di campo, i tempi di latenza accettabili per poter mantenere attiva la produzione sono nell’ordine dei millisecondi.
L’Edge Computing, introducendo l’importanza della prossimità come fattore determinante, risolve questi problemi alla radice. Edge e Cloud collaborano: il primo raccoglie i dati di campo con dispositivi specializzati vicini alla produzione, mentre il secondo gestisce storage, elaborazioni e analisi.
L’Edge Computing può anche beneficiare della connettività semplificata offerta dal 5G, garantendo ridondanza nella connessione verso il data lake aziendale.
I vantaggi dell’Edge computing nella gestione della produzione
Come abbiamo visto, Edge Computing è una tecnologia che sta rivoluzionando il modo di gestire la produzione industriale, rendendola più agile, efficiente e sicura. Portando la potenza di calcolo e parte dell’elaborazione dei dati il più vicino possibile alla fonte, si riducono i tempi di latenza, si ottimizzano le risorse e si migliorano le prestazioni. L’Edge Computing, inoltre, non esclude il cloud computing, ma lo integra e lo arricchisce, creando un’architettura ibrida e scalabile.
Quali sono i vantaggi concreti dell’Edge Computing nella gestione della produzione? Analizziamoli per punti.
Migliore visibilità e controllo
Attraverso l’Edge Computing, si possono raccogliere e analizzare in tempo reale i dati provenienti da sensori e dispositivi IoT lungo tutta la supply chain. In questo modo si ottiene una visibilità completa e aggiornata delle merci, del loro stato e della loro ubicazione. Grazie a questa caratteristica, è possibile fare scelte più consapevoli e agili per migliorare la supply chain, anche sulla base della contingenza.
Riduzione della latenza
L’Edge Computing processa i dati vicino alla fonte, cioè ai dispositivi che li producono. Questo diminuisce la latenza, cioè il tempo richiesto per trasferire e analizzare i dati. In questo modo è possibile rispondere più velocemente a eventi imprevisti e aumentare l’efficienza dei processi.
Maggiore affidabilità e sicurezza
L’Edge Computing permette alla supply chain di resistere meglio ai problemi e ai malfunzionamenti della rete dal momento che, di fatto, non è indispensabile una connessione sempre attiva verso l’esterno per la prima gestione dei dati.
Ottimizzazione dei costi
L’Edge Computing consente di risparmiare sui costi di elaborazione e di conservazione dei dati, dal momento che la prima elaborazione può avvenire in loco, riducendo i costi di elaborazione e storage. Grazie a questa sua capacità di agire da raccordo fra il mondo OT e il cloud, garantisce un uso più efficiente delle risorse.
Migliore sostenibilità
Per ragioni simili, l’Edge Computing può essere di supporto anche alla sostenibilità aziendale, riducendo il bisogno di movimentazione dei dati. Inoltre, nella maggior parte dei casi si utilizzano dispositivi appositamente progettati per operare in regime di basso consumo ed alta efficienza.
Edge e Cloud: alleati o rivali?
Un errore comune è considerare l’Edge Computing in contrapposizione al Cloud. Idealmente, un progetto dovrebbe sfruttare i vantaggi di ciascun approccio: Cloud Computing per lo storage a lungo termine, disaster recovery e analytics avanzati; Edge Computing per rapidità e resilienza operativa. Le tecnologie Edge supportano anche soluzioni tradizionali, dove l’azienda dispone di propri server, avvicinando la raccolta e l’elaborazione dei dati alla produzione e riducendo latenze e complessità della rete OT.
Aumentare l’efficienza grazie all’Edge Computing
L’adozione dell’Edge Computing è fondamentale per le aziende che cercano di ottimizzare la gestione della filiera produttiva in un contesto industriale in continua evoluzione. Affrontando le problematiche legate alla latenza e alla disponibilità dei servizi, questa tecnologia apre la strada a nuove possibilità per incrementare l’efficienza operativa e la resilienza delle infrastrutture IT e OT.
Implementando sistemi basati sull’Edge Computing, le aziende possono beneficiare di una gestione dei dati più immediata e localizzata, migliorando significativamente i tempi di risposta e la qualità dei servizi offerti, anche in aree con copertura limitata di banda o in contesti in cui la continuità operativa è critica.
¹: Fonte Ministero delle imprese e del Made in Italy – Banda Ultra Larga
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